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Le Terrazze di Zighidì
15 Ott

Il Dammuso di Pantelleria, tra architettura e cucina e la firma di Filippo La Mantia

Chi ha detto che il dammuso è soltanto la casa tradizionale di Pantelleria? 

Il cibo può avere un grande potere ispiratore, che, unito a una grande perizia nell’arte culinaria, può trasformare una struttura architettonica dura e impermeabile in una delizia per il palato, dal cuore morbido e dal sapore avvolgente.

Negli ultimi anni abbiamo assistito al trionfo della cucina in TV, che ci ha permesso di conoscere più da vicino i grandi maestri dell’arte culinaria italiana. Tra questi c’è il palermitano Filippo La Mantia, che ha iniziato a dilettarsi ai fornelli a soli 14 anni, e che ama definirsi “oste e cuoco”, appellativo che compare nel titolo di uno dei suoi libri, e nel nome di un suo famoso ristorante. Lo chef è molto attivo sui social network, e gestisce personalmente le sue pagine su Facebook e su Instagram (https://www.instagram.com/filippocuoco/?hl=it).

Ed è proprio sulla sua pagina Facebook (https://www.facebook.com/OSTEECUOCO/) che qualche giorno fa è comparsa la ricetta di un dolce, che già in fotografia fa venire l’acquolina in bocca. Si tratta del dessert “l’aranceto nel dammuso”, perfetta sintesi tra il linguaggio dell’architettura e quello della cucina. Dal suo post si evidenzia la sua forte passione per Pantelleria, dove sono radicati suoi importanti ricordi.

È difficile eguagliare la maestria di chef Filippo, ma ci si può almeno provare. L’aranceto nel dammuso è composto da un bignè adagiato su una mousse al cioccolato Guanaja, fondente al 70% ed emblematico perché prende il nome dall’omonima isola dell’Honduras, dove nel 1502 Cristoforo Colombo fu accolto da una delegazione indigena, che gli portò in dono una bevanda sconosciuta, amara e speziata…ovvero il cioccolato!

Completano la preparazione del dolce il passito di Pantelleria, la marmellata di arance, un cremoso alla vaniglia e un crumble al cacao.

Non resta che dire: buon appetito!

Nicoletta Natoli